Poiché il bourbon whiskey è un ingrediente chiave del mint julep, la bevanda tradizionale del Kentucky Derby, non dovrebbe sorprendere che il consumo di whiskey da parte degli spettatori della corsa aumenti a maggio. Secondo una ricerca di Nielsen Sports e Scarborough, coloro che hanno assistito al Kentucky Derby dello scorso anno erano più propensi a consumare bourbon, scotch o qualsiasi tipo di whisky rispetto al pubblico in generale. Durante il resto dell'anno, tuttavia, la birra e il vino sono le bevande per adulti più popolari tra gli appassionati del Kentucky Derby.
Nell'anno conclusosi il 28 gennaio 2017, le vendite di whisky on-premise sono cresciute del 4%, mentre le vendite nella categoria totale degli alcolici sono cresciute del 3%. All'interno della più ampia categoria dei whisky, le vendite di bourbon hanno registrato una crescita del 5,6% nei canali on-premise. Grazie alla sua versatilità, la categoria del whisky rimane rilevante praticamente per tutte le occasioni e sicuramente per chi è alla ricerca di un piacere o di provare "qualcosa di nuovo".
Il pubblico televisivo del Kentucky Derby è più anziano, più istruito e più ricco del pubblico in generale. Secondo i dati Nielsen, il 42% del pubblico dello scorso anno aveva più di 65 anni.
Oltre il 76% degli spettatori del Kentucky Derby ha frequentato il college e il 35% vive in case con un reddito familiare superiore a 100.000 dollari all'anno. Oltre ai grandi cappelli, il Kentucky Derby attira anche grandi celebrità dello sport. Il quarterback dei Green Bay Packers Aaron Rodgers, la campionessa mondiale di sci alpino Lindsey Vonn e il golfista Brandt Snedeker erano tra i presenti nel 2016.
Metodologia
Gli approfondimenti contenuti in questo articolo sono stati ricavati da:
- Scarborough USA+ 2016 Release 2 (agosto 2015 - novembre 2016)
- Nielsen National TV Toolbox, Reach & Frequency Report, telecronaca in diretta del Kentucky Derby 2016 su NBC, visualizzazione Live+SD P2+, 6 minuti di reach qualifier
- Misurazione Nielsen CGA on-premise, totale Stati Uniti, 52 settimane terminate il 28 gennaio 201
