Trend in primo piano: cosa ci rivela The Gauge sulla convergenza dei media

Da tre anni pubblichiamo un riepilogo mensile del consumo totale di trasmissioni televisive, via cavo e in streaming sugli schermi televisivi di tutto il Paese. Si chiama The Gauge™ e si basa sui servizi di misurazione dell'audience leader di Nielsen per lo streaming e la TV lineare.

Una lettura veloce ogni mese, The Gauge è ricco di interessanti approfondimenti sullo stato della televisione: l'andamento dei programmi televisivi sia a pagamento che supportati dalla pubblicità, l'impatto di eventi di grande richiamo e uscite di film di successo, una classifica aggiornata delle principali piattaforme di streaming sul mercato e molti altri dettagli per aiutare i marchi e le aziende del settore dei media a capire cosa guarda oggi il pubblico. 

Se siete come noi, vivete per i dettagli. Non c'è niente di meglio che immergersi nei dati e individuare una nuova opportunità prima di chiunque altro. Ma può anche essere incredibilmente utile fare un passo indietro di tanto in tanto e guardare il quadro generale. E quando guardiamo i dati degli ultimi mesi, una tendenza spicca su tutte: la televisione è ormai un'esperienza convergente.

L'era della convergenza mediatica

Qual è oggi il confine tra streaming e TV lineare?

Alcuni dei programmi in streaming di maggior successo degli ultimi tempi sono stati show concessi in licenza dalla televisione via cavo e in chiaro, come Friends, Seinfeld o Suits.

Non è un fenomeno nuovo. Netflix ha attirato fan e riconoscimenti con Breaking Bad e The Walking Dead di AMC molto prima delle serie originali come House of Cards e Orange is the New Black. Le piattaforme di streaming rappresentano da tempo un'opportunità per le nuove generazioni di fan di riscoprire i grandi programmi televisivi. Ma la convergenza che vediamo oggi tra le piattaforme di streaming e la TV lineare va oltre la syndication dell'enorme catalogo della TV lineare.

Prendiamo ad esempio Young Sheldon. L'amato prequel di The Big Bang Theory ha concluso la sua serie questa primavera dopo sette stagioni. Nel nostro rapporto The Gauge del maggio 2024 abbiamo riportato che lo show ha totalizzato 6 miliardi di minuti di visione nel mese tra trasmissione televisiva (CBS), via cavo (TBS e Nick-At-Nite) e streaming (Paramount+, Netflix e Max). Il finale della serie sulla CBS ha attirato 11,74 milioni di spettatori (live + 7).

Ciò che distingue Young Sheldon dagli altri crossover televisivi lineari è il suo successo simultaneo su più piattaforme. Molte serie terminano sulla TV lineare prima di sfondare sulle piattaforme di streaming, ma i 6 miliardi di minuti raccolti da Young Sheldon nel maggio 2024 sono stati suddivisi quasi esattamente a metà tra i canali lineari tradizionali e lo streaming. Il suo successo sulla TV lineare ha alimentato il suo successo sulle piattaforme di streaming e viceversa.

Un'evoluzione che ha richiesto anni di lavoro

Nel lontano 1999, Horst Stipp, responsabile della ricerca della NBC, assistette alla convergenza tra televisori e PC e rifletté sul tipo di futuro multimediale che si profilava all'orizzonte. All'epoca non era sicuro se i nuovi dispositivi sarebbero stati "televisori con funzioni di computer (TVPC) o computer con ricevitori TV (PCTV)", ma sapeva che per ottenere un vero cambiamento sarebbe stata necessaria la convergenza di tecnologie, aziende e comportamenti dei consumatori.

Oggi, l'impatto delle nuove tecnologie sul panorama televisivo è molto evidente. La banda larga, lo streaming e le smart TV hanno rivoluzionato il modo in cui le persone guardano i contenuti televisivi. Le aziende del settore dei media stanno stringendo nuove alleanze per ottimizzare gli accordi di licenza e soddisfare le esigenze degli spettatori. Il Media Distributor Gauge che abbiamo lanciato ad aprile mostra quanto sia già avvenuta la convergenza ai vertici. Tutto ciò che restava era una convergenza nel comportamento dei consumatori, ed è proprio quello che stiamo vedendo ora con programmi come Young Sheldon.

Un antidoto alla frammentazione dei media

Non è l'unico esempio. La finale del campionato NCAA di pallacanestro femminile del 7 aprile ha attirato 18,9 milioni di spettatori su ABC ed ESPN, mentre le Final Four femminili hanno occupato quattro dei primi sei posti nella classifica delle emittenti via cavo di aprile, contribuendo a un aumento del 28% degli ascolti sportivi via cavo in quel mese. La disponibilità del torneo su decine di piattaforme online non ha danneggiato la trasmissione della ABC, ma l'ha aiutata.

E tra la fine di giugno e l'inizio di luglio, Euro 2024 e Copa América hanno battuto i record di audience grazie alle trasmissioni simultanee su Fox, Univision, l'app Fox Sports e la piattaforma di streaming Vix di TelevisaUnivision. 

Il settore dei media ha a lungo lamentato la frammentazione dell'universo televisivo perché considerava il pubblico come un gioco a somma zero. Il timore era che se ci fosse stato un altro modo per guardare un programma, ciò avrebbe significato una divisione del pubblico e quindi una minore attrattiva (più piccolo e più difficile da raggiungere) per i potenziali inserzionisti. Ma i fan che guardano Young Sheldon sulla CBS e su Paramount+ non hanno lo stesso profilo. Accettando la frammentazione e creando offerte televisive convergenti, le aziende mediatiche possono aumentare la visibilità dei loro programmi su un pubblico più ampio e diversificato. E questa è musica per le orecchie di un marketer.

Misurare la convergenza dei media

"La televisione non è più limitata a canali ordinati e schermi specifici", ha osservato Alison Gensheimer, responsabile del marketing globale di Nielsen, in un recente editoriale. "YouTube è televisione? E i canali FAST o i programmi che si guardano sul telefono? Le definizioni cambiano a seconda di chi si ha di fronte, e comincio a chiedermi se abbia davvero importanza. Per gli inserzionisti, la domanda importante, ora e per sempre, è dove si trova il pubblico. Sempre più spesso, si tratta di più luoghi contemporaneamente".

Cosa significa questo in termini di misurazione? Ora più che mai, è necessario conoscere le prestazioni dei propri programmi su ogni singola piattaforma ed essere in grado di confrontare le misurazioni su tutti i canali e le piattaforme. L'unico modo per elaborare una strategia di programmazione sinergica e trasformare la convergenza in un vantaggio competitivo è avere tutte le carte in mano.

Per ulteriori approfondimenti sulla TV convergente, esplora l'ultima versione di Gauge.